In Bonelli Dampyr, ma anche Mister No e Tex. In Star Comics, Samuel Sand. In Francia La Mandragore. Ma soprattutto in Marvel Capitan America e perfino Spider-Man. Stiamo parlando di Marco Santucci, disegnatore che la Sbam-redazione ha avuto il piacere di incontrare per una intervista.

Cosa hai realizzato per la Marvel?
Ho realizzato la miniserie di tre numeri Secret Invasion: Spider-Man, poi alcuni numeri di X-Factor, la saga Siege: Spider-Man (Spidey contro Venom! Wow!) e la miniserie Captain America: forever allies.

Come si lavora per la Marvel?
Bene, davvero bene! L’unico problema sono i tempi di lavorazione, terribilmente stretti rispetto a  quelli cui siamo abituati in Italia. Ma la soddisfazione è incredibile!

Con che autori Marvel hai lavorato?
Con Peter David, Brian Reed e Roger Stern tra gli altri, grandi professionisti. Ma non ho avuto incontri diretti con loro, i disegnatori ricevono le sceneggiature pronte su cui lavorare.

Che libertà “di movimento” ha il disegnatore alla Marvel?
Assoluta, possiamo adattare la tavola secondo il nostro stile. E alla Marvel il disegnatore può davvero “sfogarsi”: il disegno è la parte prevalente dei loro fumetti. Proprio il contrario di La Mandragore, dove è il testo a dominare l’opera. I bonelliani sono una buona via di mezzo tra queste due possibilità, con un equlibrio mediano tra testo e illustrazione. Ma poter alternare queste realtà nel mio lavoro mi è stato utile anche per un motivo di crescita professionale: i riquadri regolari dei Bonelli impongono al disegnatore di restare nei limiti della storia senza strafare; le splash page Marvel ti lasciano invece la possibilità di cercare soluzioni nuove.

Usi solo tecniche tradizionali o sfrutti l’elettronica?
Tradizionale! Il computer mi serve solo per usare programmi 3D che mi aiutino a inquadrare certe scene da disegnare. Poi temo sempre che il digitale allenti un po’ l’attenzione del disegnatore: se poi “si può correggere” è quasi automatico impegnarsi un po’ meno.

Sbam! è una rivista digitale: cosa pensi della pubblicazione dei fumetti online?
Io preferisco e preferirò sempre la tradizionale carta, ma il digitale è comunque un’ottima possibilità per recuperare numeri rari o storie mai lette. Alla fine credo che i due sistemi  possano tranquillamente convinvere.

Hai un personaggio che ti piacerebbe disegnare?
Già fatto: ragazzi, ho disegnato Spiderman! Un sogno che si è realizzato! Un sacco di tavole di pura azione, una dopo l’altra, come non mi era mai capitato!

La versione integrale di questa intervista è disponibile su Sbam! Comics nr. 3, scaricabile gratuitamente da qui.

(12/06/2012)