Il parere di Leonardo Monzio Compagnoni, grande appassionato di fumetti e – in quanto tale – fondatore e presidente dell’associazione culturale Bergomix, sul nostro ultimo titolo, Flauer, di Michele Carminati.
—
In un momento in cui il Fumetto umoristico italiano fatica a tener botta (eccezion fatta per le pubblicazioni disneyane, i Bonelli Kids e Brina), Sbam! scaglia un fulmine a ciel sereno, dando alle stampe un omnibus integrale dell’opera di Michele Carminati: Flauer.
Un fumetto è si dimostra degno erede moderno delle strisce umoristiche di Lupo Alberto (che viene omaggiato in diverse occasioni), Cattivik e Sturmtruppen, ne conserva lo spirito ma riesce ad essere contemporaneo ed efficace per il lettore di oggi.
Con una singola classica gabbia italiana a disposizione per storia e quindi le limitazioni di spazio e di movimento (soprattutto del protagonista, un fiorellino ancorato per terra), i personaggi riescono a creare gag comiche spassose senza cadere nella becera comicità volgare di oggi e senza dare mai aria di stanca e di staticità. Notevole l’uso della rottura della quarta parete quale strumento per coinvolgere il lettore come ulteriore personaggio della storia.
Flauer dimostra di avere anche più livelli di lettura, trattando diversi temi, insegnando divertendo, proprio ciò che, se vogliamo essere sinceri, è l’essenza stessa del medium-Fumetto, al di là della funzione intrattenitiva.
Nel complesso un bel volume divertente, fresco e dall’ottima fattura, un rapporto qualità/prezzo davvero soddisfacente.