Noi “mangiatori di carta” lo sappiamo bene: le pile di libri si accumulano sul comodino, perché la velocità di acquisto è sempre superiore a quella di lettura. Dal comodino, poi, i libri passano alla libreria. Da lì agli scatoloni nel box dell’auto, o in cantina, o in casa dell’amico che ha tanto spazio.
Ma prima o poi il dilemma si propone: dove mettere tutti questi libri?
Nei casi più tragici, si deve pensare a una difficilissima selezione, cominciando a impilare i libri sacrificabili. Attenzione, però: sacrificabili nel senso di “cedibili”, non certo di “eliminabili”! Perché un libro non si butta. Mai! Figuriamoci se è poi un libro a fumetti!

Eppure… eppure può capitare che il fattaccio si verifichi. Quando un libro è rifiutato dal cognato «che sicuramente lo leggerà, a lui piacciono tanto questi temi» o perfino dalla biblioteca comunale, che «purtroppo non abbiamo più spazio, ma grazie lo stesso», ecco che non rimane altra strada che (orrore!) il bidone del riciclo della carta. Almeno, pensiamo, la stessa carta servirà a un nuovo libro. Forse.

Sia come sia, sull’onda di questi foschi pensieri, come non fare sperticati applausi a… i netturbini di Ankara?!
Proprio così: come riporta Positizie.it – che non per niente si definisce Il portale delle buone notizie – gli alacri operatori ecologici della capitale turca hanno cominciato a raccogliere e mettere da parte i libri trovati nella spazzatura durante il loro lavoro. Li hanno accumulati in una ex fabbrica di mattoni e sistemati con cura. Ne è risultata una nuova biblioteca di ben 6000 volumi, cui ben presto hanno cominciato a collaborare con donazioni di vecchi libri anche i cittadini residenti in zona. Una struttura ormai così ben organizzata da poter collaborare con scuole e biblioteche delle carceri.

Poco da aggiungere se non una standing ovation agli ideatori dell’iniziativa (chissà che qualche loro collega non pensi a replicarla anche altrove).