«Nel 2017 ho letto su internet che i diritti della Guerra dei Mondi erano scaduti. Da lì è balenata l’idea: non di rifare l’opera, cosa già vista mille volte, ma comunque di partire da lì per creare qualcosa di nuovo».

Fabio Piacentini – disegnatore dall’ottimo tratto realistico, al lavoro per la Sergio Bonelli Editore sulla serie del giovane Martin Mystère (che sta per avere una seconda stagione), oltre che per la Disney americana e per alcuni editori francesi – ha sentito il… richiamo dell’avventura, anche al di fuori del giro dei grandi editori, per un prodotto tutto suo.
Ecco perché abbiamo voluto incontrarlo per approfondire con lui il tema portante dell’ultimo numero di Sbam! Comics, la nostra rivista digitale che potete scaricare liberamente da QUI.: ne è nata una approfondita intervista, di cui vi anticipiamo qui un estratto.

Il progetto autoprodotto di Fabio è al momento ancora alle prime fasi, ma è già stato ampiamente pubblicizzato con un numero zero proposto quest’anno a Collezionando (la Lucca primaverile) e che prende le sue mosse da uno dei capolavori assoluti della letteratura fantastica di sempre…

Fabio, ci spieghi come è cominciato il lavoro?
Ne ho parlato con Luca Salvadei, dell’associazione culturale Amys(il fans club di Martin Mystère, Ndr), e poi con i “colleghi” disegnatori Luca Bonessi e Valerio Piccioni: ognuno ha potuto dire e fare quello che voleva in assoluta libertà, un vero e lungo brainstorming, da cui è nata la nostra storia. Alla fine di tutto questo, della Guerra dei Mondi originale è rimasto davvero poco, direi anzi solo il tema dell’invasione aliena e la presenza dei tripodi giganteschi, mentre il resto è “tutto nostro”: cambia il finale – non facciamo morire i marziani di “raffreddore” – e cambia la provenienza del nemico, visto che parliamo di un Marte del passato. I nostri alieni non arrivano solo da un altro pianeta, ma anche da un’altra epoca.
Adesso il testo della storia è completo e il progetto annunciato col numero zero di Lucca: dobbiamo passare alla produzione, per la quale stiamo pensando di lanciare un crowdfunding. Dobbiamo invece ancora definire la veste editoriale, anche se siamo decisamente orientati a proporla in due volumi di una quarantina di pagine ciascuno, in modo da contenerne il prezzo per il pubblico.

I prossimi step?
Ci siamo divisi i compiti. Noi tre disegnatori ci stiamo occupando dei vari personaggi, ciascuno dei quali ha delle caratteristiche che poi torneranno loro utili per combattere gli alieni. Ad esempio, c’è la donna abilissima come hacker e nel parkour (lo “sport” di saltare di tetto in tetto tra i palazzi, Ndr); c’è l’ex militare che faceva parte di un corpo speciale; c’è il giornalista che narrerà la storia ai suoi lettori e quindi anche… ai nostri! Poi collaboreremo tutti e tre insieme al disegno del primo volume, miscelando i nostri stili che comunque sono abbastanza omogenei.
In parallelo, lo staff di Amys collabora ai testi e alla promozione: oltre a Luca Salvadei, abbiamo con noi Daniele Busnelli, Paolo Mignone e Luca Moscatiello. Abbiamo anche appositamente fondato un’associazione culturale dal nome molto significativo: Artisti Associati Autonomi, in pratica stiamo tutti insieme ma ognuno fa quello che vuole!

Come lo diffonderete?
Dopo le copie che prevenderemo con il crowdfunding, lo proporremo nelle fiere, a cominciare da Ale Comics, in calendario ad Alessandria il prossimo settembre.

Perché lanciarsi in un’autoproduzione come questa?
Perché è libertà. Faccio questo perché mi piace, non sono legato alle logiche e alle esigenze dell’editore o allo standard del personaggio, magari dalla lunga tradizione, che sto disegnando. Ho visto fare bellissime cose con questo sistema e anche il crowdfunding è un’ottima base.

L’intervista completa e molto altro su Fabio e sul tema del Fumetto d’avventura indipendente sono su Sbam! Comics nr. 40.

(Antonio Marangi)