Di serie in serie, di collana in collana, di capitolo in capitolo, stiamo ricostruendo tutto il passato di Tex Willer. E non finisce certo qui, visto che molto altro bolle nel paiolo di via Buonarroti, anche considerando che il sempre più vicino 2018 sarà l’anno del settantesimo anniversario di Aquila della Notte in edicola.
Per saperne di più, eccoci davanti a Mauro Boselli, curatore della testata texiana e tra i più prolifici sceneggiatori di tutti i tempi delle sue avventure. L’intervista integrale è disponibile sul nr. 36 di Sbam! Comics, la nostra rivista digitale scaricabile liberamente da QUI. Intanto, eccovi un estratto.
Da dove nasce la passione del pubblico per “il giovane”?
Volendo prenderla alla lontana, ricordo che il concetto di eroe viene dal Mito antico: è qualcuno che ha qualcosa “di più” della media. E l’eroe, per definizione, è giovane. Nella letteratura, nel cinema, nel Fumetto, l’eroe è così.
Non voglio certo paragonare Tex all’Odissea, ma con le sue centinaia di migliaia di pagine di storie, anche lui ha avuto la sua gran quantità di avventure, scontri, problemi. L’eroe, quindi, non può per definizione invecchiare, altrimenti… non avrebbe il tempo di affrontare tutto questo!
Il caso di Tex ha però questa particolarità, voluta e impostata da Gian Luigi Bonelli: la sua età si cristallizza in un momento in cui è già adulto, quando ha un figlio ventenne. Non è un caso unico il suo, pensiamo a Tarzan, ad esempio, ed è comunque un caso che si presta bene al western: nei suoi film, John Wayne è un uomo maturo e definito. È la legge della “sospensione dell’incredulità”, quella che lascia un eroe sempre riconoscibile per il suo lettore, che lo apprezza e lo vuole così, nonostante il tempo passi.
Prima di questo però, abbiamo avuto il tempo di vedere Tex giovane, proprio all’inizio della sua avventura: nella sua prima apparizione è un ventenne sbandato, addirittura fuorilegge, che poi diventerà un giovane ranger.
Abbiamo quindi sotto mano due Tex: quello dei suoi esordi e quello di oggi. Con quello di oggi che è strettamente legato a quello di ieri. Chi non conosce bene il personaggio-Tex, rischia di equivocare: a me arrivano proposte di soggetti dove Tex è visto come uno sbirro, uno che cattura i banditi e li porta in galera, come il Clint Eastwood di certi film. Ma non è così: Tex oggi è un ranger ed è il responsabile di una nazione indiana, ma è anche ancora quel giovane romantico pieno di ideali, insofferente a certa autorità. Certo, è maturato, addirittura infallibile (grossa difficoltà per noi sceneggiatori), ma adesso che cominciano i festeggiamenti per i 70 anni di questo eroe, abbiamo pensato di tornare indietro e ricordare com’era prima, nel 1948, con le sue storie così moderne per l’epoca da essere ancora attuali.
Da qui la partenza di questa operazione, alla ricerca delle origini di Tex. Non tanto per soffermarci sui dettagli (la prima volta che ha cavalcato Dynamite, la prima volta che ha messo la camicia gialla o altre curiosità un po’ nerd…), quanto per approfondire al meglio l’uomo e l’eroe.
Dal punto di vista editoriale, la saga è stata seguita a ritroso: prima il Tex fuorilegge degli esordi, sul Texone, poi quello più giovane, che ancora viveva col fratello Sam, sul Romanzo, infine Tex bambino, sul recente Maxi…
Il Tex bambino è stato un divertimento, una curiosità, che molto difficilmente rivedremo. Gli altri momenti della vita di Tex, invece, era già capitato di ripassarli, anche sulla serie regolare, attraverso
flashback o racconti, o anche con albi dedicati, rimasti nella memoria degli appassionati, come Il giuramento (con la storia della tragica morte di Lilyth) o Tra due bandiere (l’esperienza di Tex nella Guerra Civile), ma anche i vari Furia rossa, Fuga da Anderville, Il passato di Carson, Missouri, La grande invasione…
La serie dei Romanzi di Tex, dal canto suo, aveva già visto altri “Tex giovani”, proprio perché la filosofia di quella collana è fin dall’inizio quella di qualcosa di diverso e caratterizzante.
E adesso?
Nei prossimi mesi coinvolgeremo anche la serie regolare, in particolare col numero del Settantennale e con il nr. 700: recuperemo dei personaggi del passato – come capitato recentemente con Lupe – e cercheremo di rivedere alcune situazioni rimaste irrisolte del passato di Tex, con le storie mai completamente narrate (anche a causa della grande produzione di G.L. Bonelli, che scriveva tantissimo finendo col… dimenticarsi qualcosa). Ad esempio, che fine ha fatto lo sceriffo Mallory, che con Coffin era responsabile della morte di Sam Willer? Oppure, quante vendette ha promesso Tex, senza mai metterle in pratica?
Continua su Sbam 36, scaricabile liberamente da QUI.
(Antonio Marangi)