Mautorr è uno di noi.
Sembra una premessa scontata, ma questo suo essere “dei nostri” (di noi lettori, di noi collezionisti malati, di noi critici ferocissimi…) ci dà la cifra reale di un artista che, senza frequentare scuole o corsi plurinominati, è riuscito nella difficilissima (e per molti utopistica) impresa di fare “il salto” e di diventare, da avido lettore, autore in prima persona. Il tutto mantenendo una schiettezza ed un’originalità tipiche di un personaggio “autentico”, che non ha bisogno di una maschera di artista per essere tale. Questa genuinità traspare anche dalla sua opera d’esordio, Il Maestro Giò e Mau, da poco uscito sotto il marchio di Algra Editore.
La Sbam-redazione si è quindi messa sulle tracce del prode Mautorr, che ci ha regalato un’intervista schietta e veritiera… come solo Maurizio Torrisi sa essere. Vuoi vedere che sono la stessa persona?!
Di seguito, un estratto dell’intervista, che potete leggere integralmente su Sbam! Comics nr. 34, la nostra rivista digitale che potete scaricare liberamente da QUI.
Ciao Maurizio, parlaci un po’ di te: quando il Mau lettore si trasforma nel Mau disegnatore?
Diciamo che ho sempre disegnato sin da piccolo ma per divertimento (e forse è tipico di ogni lettore di fumetti), poi mi sono accorto che mi veniva sempre più facile ed ho provato a disegnare delle storie o delle vignette che mi passavano per la mente. Per farla breve, fu Maria Grazia Perini (storica direttrice del Corriere dei Piccoli e colonna dell’Editoriale Corno, scomparsa pochi anni fa, Ndr) che, notando i miei lavori, cominciò ad incoraggiarmi… E allora che potevo fare?!
Presenta ai lettori di Sbam! il tuo libro…
‘Na parola…! Diciamo che è una parodia dl fumetto stesso, dove due autori, uno un gran veterano (Giovanni Romanini, Ndr) che ha disegnato tutti i generi possibili; l’altro un esordiente (una specie di pseudo-allievo) che vorrebbe fare il fumettaro. Il tutto condito da citazioni, gag e via dicendo! Quindi tra cosplay e consigli sballati diventa una commedia a tratti surreale (azz… Detta così sembra un bel libro… e invece…).
Il maestro Giò e Mau è il tuo esordio ufficiale sulla carta stampata: cosa si prova a passare “dall’altra parte” della barricata?
Boh… A me sembra tutto come prima…! Però posso dirti che l’aver compiuto un progetto col benestare di Romanini (disegnatore che ho sempre stimato moltissimo, dai tempi di Kriminal, Wallestein, Ulula ecc.) mi ha dato una grande soddisfazione… È come per un aspirante musicista che ha sempre ascoltato i Led Zeppelin, ritrovarsi a fare un brano con Robert Plant … Ehm, forse ho esagerato come paragone, ma è per rendere l’idea! Del resto non me la sentivo di fare il paragone con Al Bano o Gigi D’Alessio. Tuttavia posso dire che il mio successo con le donne è cambiato. Prima non mi rivolgevano manco la parola, ora invece mi riempiono di parolacce (sigh…).
C’è un motivo particolare per cui hai scelto il formato a striscia?
Beh… Visto che ho un tratto vintage (per non dire retrò che suona peggio, o datato che è il massimo) ho pensato di calcare la mano e adottare un formato ancora più datato… E poi sono affezionato a questo formato dai tempi delle Sturmtruppen o Terry e i pirati di Milton Caniff.
(Segue su Sbam! Comics 34).
(Roberto Orzetti)