È scomparso il 27 marzo 2017 Leo Cimpellin, grande matita delle Nuvole Parlanti italiane.
Lo ricordiamo con la sua biografia, tratta dal sito della Fondazione Franco Fossati.
Leone Cimpellin era nato a Rovigo (Italia) il 6 giugno 1926. A vent’anni, a Milano, esordì nel mondo dei fumetti come assistente di Lina Buffolente.
Disegnatore molto versatile, si è dedicato a personaggi sia avventurosi sia umoristici, come Red Carson (nome con cui viene pubblicato in Italia il personaggio statunitense Casey Ruggles) e Plutos, su testi di Gianluigi Bonelli.
All’inizio degli anni Cinquanta entrò nell’équipe di Pecos Bill e di Oklahoma, serie western create entrambe da Guido Martina per gli Albi d’oro Mondadori.
Del 1952 è la sua prima illustrazione per il Corriere dei piccoli, di cui diventò presto una colonna della testata, con disegno realistico (per avventure a puntate come Tam-tam, 1953, su testo di Gian Giacomo Dalmasso) o umoristico. Ammiratore degli autori belgi (come Franquin), miscelò stile realistico e umoristico con grande efficacia, dando vita, su testi di diversi sceneggiatori, a personaggi come Carletto Sprint, Gelsomino, Tribunzio e Gigi Bizz.
Per Mondadori disegnò avventure di Superman per Nembo Kid. Per la Astorina si cimentò con Diabolik.
Dal 1966 al 1969 disegnò anche, sul giornalino Il Tigre, il personaggio pubblicitario per la benzina Esso.
All’inizio degli anni Settanta disegnò, su testi di Romano Garofalo, una parodia degli agenti segreti alla 007, Jonny Logan, che lo terrà impegnato per diversi anni.
In seguito collaborò con SuperGulp! e con Più, mentre continuava a essere una firma del Corriere dei piccoli, disegnando anche numerosi episodi di serie giapponesi come le Tartarughe Ninja (The Ninja Turtles).
Nel 1993 collaborò anche con la casa editrice Dardo per Gordon Link (nr. 26).
L’abilità in tutte le forme della letteratura disegnata gli consentì di passare da un genere all’altro con disinvoltura, diventando un maestro anche per le nuove generazioni, comunicando la sua arte sia nel proprio studio ad amici e collaboratori più giovani, sia con vere e proprie lezioni di tecnica e arte del fumetto.
Tra i tanti nuovi progetti, nel 2003 disegnò i personaggi e progettò le prime tavole della nuova serie a fumetti Zoollywood, scritta da Davide Barzi, da realizzare in collaborazione con Oscar Scalco (Oskar).
Alla famiglia le condoglianze della Sbam-redazione.