«Gallieno Ferri riposa a Darkwood. Ci ha lasciati oggi 2 aprile 2016 dopo una vita meravigliosa, amato come pochi altri creatori di sogni al mondo».
Così ha scritto Moreno Burattini su Facebook. Due righe che lasciano senza parole migliaia di zagoriani.
Tra di loro (e mi scuso se parlo in modo così personale) c’è anche il sottoscritto: e infatti continuo a cancellare ciò che scrivo, alla ricerca delle parole adeguate. Che non ci sono.
Non ci sono perché Gallieno Ferri era “IL” disegnatore per eccellenza dello Spirito con la Scure. Era anche, più in generale, uno dei massimi artisti delle Nuvole Parlanti italiane.
Ma soprattutto era, è stato, il compagno di innumerevoli ore di grandi letture, sulle pagine di uno dei fumetti più amati di tutti i tempi. Come ho già avuto modo di scrivere, Zagor per me non è mai stato “solo un fumetto”: è un amico, un compagno di giochi, qualcuno con cui sognare fin da quando ero bambino, con cui da sempre passo bei momenti.
E Gallieno era Zagor.
Quindi, ora, non riesco a dire niente più che grazie. Grazie maestro Ferri, di tutto cuore. Ora tu e Sergio potete tornare a creare insieme…
(Antonio Marangi)
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(dal sito della Fondazione Franco Fossati)
«Gallieno Ferri nasce a Genova (Italia) il 21 marzo 1929. Si avvicina ai fumetti dopo aver esercitato per alcuni anni la professione di geometra, e nella seconda metà degli anni Quaranta realizza per l’editore Giovanni De Leo Il fantasma verde e Piuma Rossa.
Dal 1949, su testi dello stesso editore, disegna Maskar, che prende il posto di Fantax, bloccato dalla censura francese.
Negli anni Cinquanta collabora con il giornale a fumetti cattolico Vittorioso, mentre disegna le avventure dell’indiano Tom-Tom e della giubba rossa Thunder Jack e collabora con fumetti realistici al mensile Tiramolla (ed. Alpe).
Nel 1961 dà vita, insieme a Guido Nolitta (Sergio Bonelli), all’avventuroso Zagor, al quale dedicherà in futuro la maggior parte del proprio tempo, anche se nel 1975 disegna la prima storia di Mister No, un altro popolare personaggio di Nolitta e ne realizzerà le prime centoquindici copertine, mentre le avventure saranno continuate da Roberto Diso e da altri disegnatori».