sbam_NippurMesopotamia: nome che rievoca in tutti noi i banchi di scuola, i primordi dello studio della storia, aneddoti e battute, la ruota, Hammurabi e il suo codice…
Qualcosa di affascinante, almeno tanto quanto la (più o meno) coeva civiltà egizia. Eppure, è agli Egiziani che è maggiormente legato l’immaginario collettivo, è all’ombra delle piramidi che sono stati ambientati film, cartoon, romanzi, racconti e – ovviamente – fumetti (cominciando da Nilus, egizio a tutti gli effetti, per proseguire con Asterix che molto ha avuto a che fare con Cleopatra. Ma più in generale, quale eroe dei fumetti non ha mai avuto a che fare con i faraoni?).
Non così per i Sumeri: per qualche motivo, il Nilo ha smosso e smuove la fantasia molto più che il Tigri e l’Eufrate.
Ma c’è ovviamente l’eccezione che infrange ogni regola che si rispetti: eccezione che ha portato tra gli ziggurath la fantasia di un grande scrittore come il sudamericano Robin Wood. È a lui che si deve la lunga saga di Nippur di Lagash, l’eroe sumero che vaga tra i deserti mediorientali trovandosi ad avere a che fare con tutti i grandi della sua epoca: da Lugal Zaggisi, tiranno di Umma e suo acerrimo nemico, al monarca di Akkad, Sargon; dal cretese Teseo allo stesso Ramsete: anzi, è proprio grazie a Nippur che il giovane Rajohotep riceve la corona di faraone, cambiando il suo nome in quello del capostipite della più celebre dinastia egiziana. E proprio questa è la storia riportata dal volume in figura, edito da Eura Editoriale nel 1994 nella collana Euracomix (nr. 69, Guerra).

Nippur_occhioUno schema di storia molto simile a quello che Wood utilizzerà in seguito per Dago: storie brevi e autoconclusive, ma collegate tra loro per costruire lunghe saghe (memorabili quelle dell’invasione degli Ittiti, della guerra tra Umma e Akkad, della vicenda di “Re Nippur”, quando il guerriero guercio venne acclamato, suo malgrado, re di Lagash…), racconti durante i quali l’autore riesce a dipingere spaccati di vita vissuta dell’epoca che sta trattando. Così, leggere Nippur rende l’idea di come fosse la vita in Mesopotamia molto meglio del sussidiario scolastico.
Attorno all’epico eroe, troviamo molti personaggi secondari ma ben caratterizzati: dallo stesso figlio di Nippur, Hiras (e in seguito anche dalla figlia Oona), alla bellissima Nofretamon, grande (e sfortunato, va da sè) amore dell’eroe, fino ai vari grandi guerrieri Ur-El, Hattusil, Piritoos, Lamir e l’amazzone Karien, tra i molti altri.

Nippur_lagashVari i disegnatori che hanno affiancato Wood nel suo lavoro, ma tutti fedeli allo stile asciutto e pulito, privo di fronzoli e dagli scenari spesso scarni, tipici delle produzioni popolari (in Argentina, Nippur era pubblicato su riviste economiche dalla fine degli anni Sessanta), ma che poi sono diventati in qualche modo un tratto distintivo della serie. Il primo fu Luis ‘Lucho’ Olivera, autore grafico del personaggio, seguito da Sergio Mulko, Jorge Zaffino, Carlos Leopardi, Ricardo VillagrànEnrique Villagràn (fratello minore di Ricardo e autore dei disegni del nostro volume) e Daniel Muller, che ha concluso la serie nel 1998 (anche se poi Nippur è tornato in episodi spot).
In Italia, Nippur è stato a lungo protagonista di Lanciostory, edito dalla stessa Eura che poi lo ha riproposto in vari volumi di ristampa a colori e che tuttoggi (come Editoriale Aurea) non manca di riportare in edicola in edizioni in albo.

(Antonio Marangi)