La Milano degli anni Settanta. Gli Anni di Piombo, le tensioni sociali, il sangue. Il terrorismo.
Come spiegare tutto questo ai giovanissimi lettori di un settimanale come il Giornalino? La risposta arrivò da due autori, Gianluigi Gonano e Gianni De Luca, con il loro Commissario Spada.
689 tavole a fumetti, premiate con lo Yellow Kid a Lucca Comics già dopo solo un anno della prima apparizione del personaggio, uscite sul settimanale della San Paolo tra il 1970 e il 1982.
Narravano la storia di un commissario di polizia della questura di Milano, Eugenio Spada, vedovo e con un figlio adolescente (ovviamente ribelle e scostante) da crescere, mentre deve occuparsi del suo lavoro di responsabile della sicurezza di una città sempre più violenta. Sua moglie Lucia è morta in circostanze misteriose, in una cupa faccenda di sette demoniache. Lui stesso è rimasto vittima di un non ben precisato incidente che gli ha deturpato la faccia, rendendola molto simile a un teschio.
È stimato e rispettato da tutti i colleghi: dal brigadiere Pensotti al commissario capo Allegri, dal collega Corsini agli agenti Andreola e Clerici. Il suo mondo è completato dalla governante Teresa, che si occupa di casa sua e del figlio Mario, e dal suo informatore, il ladruncolo Sgrinfia.
Le sue vicende si svolgono nella Milano “vera” dell’epoca, con la riproduzione fedele di vie e strade, e soprattutto con chiari riferimenti all’attualità.
Tra le storie più famose, va sicuramente ricordata l’indagine sul caso di Geronimo, il nemico più famoso di Spada: un criminale che si diverte a prendere letteralmente in giro la polizia, suscitando la simpatia di una parte della popolazione (e perfino di Mario!). Col tempo, la storia diviene però sempre più drammatica: il criminale rapisce Mario, così Spada dovrà scendere a patti con lui…
Ma la vicenda “principale” dell’intera saga è la cosiddetta Trilogia del Terrorismo, uscita tra il 1977 e l’anno successivo: Spada deve vedersela con il gruppo terroristico di Aut Aut che, guidati da Valeria Vergani, compiranno nel capoluogo lombardo “fumettato” azioni in tutto e per tutto simili a quelle che si vedevano nella Milano “vera” dello stesso periodo.
Gli autori del Commissario Spada venivano da esperienze molto diverse tra loro: Gianluigi Gonano (classe 1940) era un giornalista del quotidiano La Notte, assoluto esordiente nel mondo del fumetto, per quanto già autore di romanzi e racconti. Oltre a Spada, si occupò anche della serie Oceano, sempre per il Giornalino, e poi, negli anni Novanta, di Nick Raider e Dylan Dog. Nonostante la sua inesperienza con le Nuvole Parlanti, riuscì a tratteggiare delle ottime sceneggiature, poi disegnate da Gianni De Luca (1927-1991), che era invece già un mostro sacro del Fumetto mondiale. Parliamo di un autore con alle spalle anni di lavoro su Il Vittorioso e sullo stesso Giornalino, con storie di tutti i tipi e tavole che ben presto misero in luce la grande creatività di questo artista, a tutt’oggi considerato un maestro per le continue innovazioni grafiche che riusciva a proporre. Le onomatopee che diventano parte integrante del disegno, le sequenze cinematografiche con le vignette di una tavola che condividono un unico sfondo, i tagli delle inquadrature di De Luca suscitano stupore ancora oggi e proiettano il loro autore nell’Olimpo dei Grandi della Nona Arte.
(Antonio Marangi)