Abbiamo incontrato José Miguel Fonollosa mentre era in compagnia di Riccardo Zanini, uno dei responsabili della filiale italiana di Diábolo Edizioni. Casa editrice spagnola che – a dispetto del cupissimo nome – ha lanciato, prima in patria e poi nel Belpaese, le sue delicate strisce umoristiche con dei gatti protagonisti assoluti. Felini che non trovano niente di meglio da fare che tormentare i sonni e il lavoro del loro padrone fumettista… Facile pensare a qualcosa di autobiografico. “Certo”, conferma l’autore, “disegno queste strisce semplicemente raccontando quello che i miei gatti fanno nella realtà. Situazioni in cui chiunque ami e possegga dei mici può rivedersi!”. Dei volumi della serie Miao parlavamo già qui, ma è interessante farci raccontare tutto dalla viva voce del loro autore.
Partiamo dall’inizio, José: raccontaci della tua carriera.
Sono un autore prevalentemente umoristico. Ho pubblicato con Planeta, Dolmen, Aleta e Bibbuks in Spagna e con Dargaud in Francia.
In Italia, la mia trilogia Il viaggio di Darwin (opera di carattere storico, che José ha ben reso col suo tratto grottesco, Ndr) è uscita con De Agostini, mentre la mia parodia degli zombie di Kirkman, The Walking Mad, è con saldaPress. Intanto i miei gattini pare proprio stiano avendo successo: in Spagna sono già arrivati al quinto volume, qui in Italia Diábolo ha pubblicato i primi due.
Parliamo di questa serie gattosa, allora…
Proprio nel periodo in cui lavoravo alla vicenda di Darwin, che mi ha molto impegnato, sentivo la voglia di fare anche qualcosa di più leggero, dal tratto più semplice. In quel periodo in Spagna – era il 2009 – si stavano diffondendo i webcomics: siti e blog con strisce giornaliere, un’idea che mi è piaciuta moltissimo. È divertente leggere la strip del giorno mentre fai colazione. Allora ho pensato di fare la stessa cosa anch’io, e sono stati i miei gatti a darmi l’ispirazione.
Quanti gatti hai?
Quando ho cominciato due, adesso sono già tre. Infatti i primi volumi hanno per protagonisti due mici, dalla quarta uscita si è aggiunto il terzo. Li ho messi in queste strisce autoconclusive, molto semplici e rapide, adatte all’online, al blog di rapida consultazione. Battute di immediata comprensione e dal colpo d’occhio immediato: da qui anche la scelta di usare un colore bi-tono, solo nero e azzurro.
Come vedi la situazione del fumetto in Spagna? Abbiamo fatto questa stessa domanda anche al grande Horacio Altuna (vedi) che non ci ha dipinto un bello scenario…
Altuna è un grande maestro ma viene da un’epoca molto diversa da questa, è abituato a ben altri numeri riguardo le diffusioni. Forse “soffre” il ridimensionamento delle tirature. Noi autori più giovani invece, siamo nati in questo mondo, abbiamo l’occhio sui numeri di oggi e ci confrontiamo con quelli. Tirature più basse, è vero, cui corrisponde però una più ampia proposta di progetti, nuovi mezzi come il digitale, la necessità di “inventarci” sempre qualcosa di nuovo.
E questo vale non solo per gli autori, ma anche per gli editori, che così devono necessariamente dare spazio anche a progetti alternativi che magari non rischierebbero in una situazione economica più solida.
Detta così, si potrebbe pensare che la diffusione dei blog stia favorendo il ritorno del fumetto umoristico, che invece in libreria soffre.
Penso proprio di sì. In Spagna, il 90% di quello che esce su internet è di natura umoristica. E i lettori del web che si affezionano e ti leggono ogni giorno sul blog, poi certamente ti seguono anche quando esce il volume!
Altre informazioni sul lavoro di Fonollosa e sulla produzione di Diabolo Edizioni sono disponibili sul nr. 15 di Sbam! Comics, scaricabile gratuitamente da QUI.
(Antonio Marangi • 04/07/2014)