Ormai, almeno sul web, lo chiamano tutti Pulci, come la sua striscia. Claudio Cardinali è un autore autodidatta che ha raggiunto ottime pubblicazioni partendo da… un concorso della Settimana Enigmistica: lo abbiamo incontrato.

Ciao Claudio, facci una tua breve presentazione: le origini della tua carriera e i tuoi maestri (se ci sono)?
Sono nato a Roma nel 1968. Nel campo del fumetto sono autodidatta: mi è sempre piaciuto disegnare, fin da piccolissimo, ma è intorno ai 14 anni che vengo folgorato dalle strisce degli albi che leggeva un mio zio: Linus, Andy Capp, B.C., Mafalda, Sturmtruppen… Mi appassiono così al fumetto umoristico/satirico e Bonvi diventa il mio punto di riferimento principale. Sempre a quel periodo adolescenziale risale, per così dire, il mio debutto pubblico: infatti inizio ad inviare le mie prime vignette umoristiche al concorso grafico Questo l’ho fatto io! de La Settimana Enigmistica e, vincendo alcune volte, i miei lavori sono stati pubblicati sulla rivista che vanta innumerevoli tentativi di imitazione!

Quali sono stati/sono i lavori e le collaborazioni più importanti?
Ho collaborato e collaboro con diverse fanzine come A6 Fanzine e Fumetti sul web. Ma mi fa piacere ricordare soprattutto la mia prima collaborazione con la fanzine storica Fatece Largo, che purtroppo ha chiuso da qualche anno.
Invece, il primo volume interamente dedicato al mio personaggio principale, Pulci, lo devo alla casa editrice Cagliostro, una raccolta di strisce e vignette che risale a fine 2010 dal titolo Pulci il signore degli amplessi. Malgrado il titolo, il contenuto è adatto anche ai bambini! Poi, nel 2011, grazie alla MeLeto Software, ho potuto lanciare una App di Pulci, Il maestro: un volume elettronico pubblicato su iTunes. Entrambe queste opere, Il signore degli amplessi e Il maestro, sono raccolte di strisce e vignette. Le strisce hanno una continuity e possono quindi essere viste anche come delle storie brevi.

Qual è la “procedura” con cui crei una una striscia? Il grande Silver ha detto che a volte la battuta viene subito, quindi ci costruisce intorno la striscia, altre volte parte da una situazione iniziale e la battuta nasce di conseguenza…
Dipende. Quando costruisco delle strisce che sono all’interno di una storia più ampia, formata da dieci strisce o più, di solito penso prima ad una costruzione logica nella continuity  e poi alla singola battuta. Mentre quando creo una striscia o una vignetta non inserita in contesto continuativo, parto dalla battuta e poi penso al contorno.

Raccontaci qualcosa di più a proposito di Pulci, la tua striscia “principale”
Quando ero piccolo, come tutti i bambini negli anni ‘70, aspettavo con impazienza Carosello per vedere i cartoni animati e, tra questi, uno dei miei preferiti era Calimero, il pulcino piccolo e nero. Come sapete meglio di me, Calimero era un pulcino animato sempre dalle più nobili intenzioni, ma le sue buone azioni finivano sempre male e lui ci rimaneva malissimo. Per fortuna c’era sempre il lieto fine grazie al detersivo della pubblicità che lo faceva tornare bianco e felice! Partendo da questo mio ricordo d’infanzia ho pensato di ribaltare la situazione creando un pulcino candido nel colore ma con un pessimo carattere. Per di più a Pulci non manca una buona dose di stupidità. Il nome Pulci nasce perché in questo modo l’abbreviazione dal nome comune “pulcini” diventa un nome proprio. Inoltre, il nome rispecchia anche il mio lato satirico nel modo di dire “fare le pulci”, ovvero analizzare qualcosa con puntigliosità, spero non accompagnata da presunzione.

Come vedi il fumetto a striscia e in vignetta in Italia al momento?
Mi sembra che l’offerta e la domanda si incontrino purtroppo solo su Internet. Per quel che riguarda la carta, invece, a parte qualche volume di raccolta di vecchie strisce dei “soliti noti” e il mensile Linus, non esiste molto altro. Ci sono anche le vignette satiriche pubblicate dai quotidiani, ma è un discorso diverso. Non mi sembra che gli editori più importanti abbiano voglia di rischiare con la pubblicazione di strisce su carta, preferiscono andare sul sicuro con formati e tematiche già consolidate, anche se c’è da dire che comunque tutto il mondo del fumetto non se la passa molto bene qui in Italia… Penso che il futuro sia Internet, credo che prenderà sempre più piede il mondo delle App fumettische, è più pratico ed economico per tutti. Anche se l’odore della carta stampata ha un suo fascino particolare.

Alcune strisce di Claudio e altre informazioni sul suo lavoro e su Pulci sono sul nr. 5 di Sbam!, scaricabile gratuitamente da qui.

(24/10/2012)