Una vera e propria rivista/contenitore, nuova di zecca come proposta e così gustosamente “classica” nella tipologia. Proposta da Editoriale Aurea, The Garfield Show è un quindicinale a fumetti, in vendita da settembre 2012 a 2,80 €. A parte il breve editoriale sulla pagina del sommario, l’intera pubblicazione è composta unicamente da fumetti, che si susseguono uno dopo l’altro senza interruzione di nessun genere.
Garfield, il gattone pigro e vanitoso nato dalla penna di Jim Davis, è il personaggio più famoso di quelli proposti (infatti è il “titolare” della rivista, su cui è presente con due storie realizzate in computer grafica da Peter Berts e Mark Evanier). Con lui, ecco anche Oceania (di Corbeyran e Picard), Merlino (Sfar e Munuera), Leonardo (De Groot e Turk), La Tribù (Robberechts e Paulo), Le Elfe (Carrère, Weissengel e Dollphane), Game Over (una striscia “di gruppo”, firmata da ben quattro autori – Midam, Adam, Bercovici e Thiriet – e due disegnatori, Augustin e lo stesso Adam), Nelson (Bertschy), Melusina (Gilson e Clarke) e – soprattutto – Artibal, il Bambino dei Moschini, unico “prodotto” italiano della rivista, firmato da Paolo Di Orazio per i testi, Andrea Domestici per i disegni e Dorotea Gizzi per i colori. Ed è proprio da Domestici (che Sbam! aveva già intervistato all’epoca del lancio di Alice Dark), nella sua duplice veste di autore di fumetti e di co-curatore della rivista, che ci siamo fatti raccontare questo progetto editoriale.
Ci racconti la genesi del progetto della rivista dal tuo punto di vista?
Il progetto nasce dall’esigenza dell’Editoriale Aurea di stimolare il mercato con una proposta nuova, che risvegliasse l’interesse di un pubblico giovanissimo, distante almeno due generazioni dal tradizionale pubblico Aurea (ex Eura, storico editore di Lanciostory e Skorpio, Ndr). L’impostazione generale è quella del settimanale francese Spirou, con un linguaggio variegato senza, naturalmente, eccessi, che consenta la fruibilità anche del pubblico più adulto amante del bel fumetto. Di conseguenza, è stato facile far diventare The Garfield Show una splendida parata di personaggi e stili, proprio perché il direttore Enzo Marino rappresenta uno dei cardini del fumetto popolare italiano, e con passione ha previsto da subito una massiccia rosa di proposte dai cartonati più belli e divertenti venduti in Francia. La scelta è stata difficile: sulla scrivania e nei computer del direttore navigano libri di autori eccezionali, storie divertentissime dallo stile rigorosamente fumettoso (qualcuno sferza per l’underground) che fremono per essere inserite tra una Garfield story e l’altra.
L’intervista completa ad Andrea Domestici è disponibile sul nr. 5 di Sbam! Comics, la nostra rivista digitale, scaricabile liberamente da qui.