sbam-frank-choClasse 1971, completamente autodidatta, nato a Seul ma cresciuto negli Usa, Frank Cho ha raggiunto la popolarità grazie alla strip umoristica di Liberty Meadows, dove mescola belle fanciulle, tipi strampalati, animali semi-antropomorfi e pure… qualche dinosauro.
Da lì alla sua versione della marvelliana Shanna the She-Devil, e poi anche ad alcune delle più sensuali super-eroine che si siano mai viste su parecchie copertine (avete presente quelle che realizzò come omaggio a Milo Manara? Eccole qua), tra Avengers, Hulk e Wolverine, e poi ancora alla Jungle Girl di Dynamite, il passo fu rapido.
Ma la sua passione e l’ambiente dove dà il meglio di sè sono sempre stati quelli creator-owned, con i personaggi creati, scritti e disegnati dall’autore stesso, che poi ne mantiene i diritti. Proprio come nel caso di Liberty Meadows. Insomma, un grande artista, cui Lucca Comics 2016 ha dedicato una elegante mostra a palazzoDucale.

Il vostro Sbam-redattore di quartiere ha potuto incontrare Frank Cho proprio a Lucca, nell’ambito del suo “caffè” con la stampa organizzato da saldaPress. Ed ecco il risultato della chiacchierata.

Liberty Meadows: come è nata la striscia, quale è stata la scintilla iniziale?
La prima idea risale a quando ancora andavo alle scuole superiori. Ero un grande appassionato di Bloom County (la strip umoristica di Berkeley Breathed, Ndr), e da lì venne la prima ispirazione. All’università cominciai a chiamarla University2 e a perfezionare i personaggi, fino ad arrivare alla attuale Liberty Meadows, che quindi è una sorta di upgrade della versione originale.

I tuoi personaggi “invecchiano”, come capita ad altri eroi?
Faccio parte di quella scuola di pensiero che ritiene che i personaggi debbano essere sempre uguali a se stessi, quindi non invecchiano. Però è vero che i rapporti tra loro si evolvano: dunque possono e devono cambiare le situazioni, ma loro rimangono senza età.

Il tuo disegnare donne sexy può darti – o ti ha dato – dei problemi?
È capitato. I miei fumetti sono stati attaccati sia dagli ultra-conservatori, quelli che una volta erano chiamati i puritani, da una parte, sia – all’estremo opposto – dagli ultra-liberali, in nome del politically correct. Incredibile come partendo da posizioni così distanti si siano trovati d’accordo nell’attaccare i miei fumetti! Una situazione affascinante, divertente…

Tu, sostenitore dell’autoproduzione, come vedi il futuro di questo tipo di fumetto? Potrà “resistere” o finirà fagocitato dalle grandi major?
Una bella domanda. Io credo proprio che questi progetti esisteranno sempre, anche perché la tecnologia aiuta la diffusione di queste iniziative. Io realizzo progetti creator-owned, soprattutto da quando, dopo 14 anni, è scaduto il mio contratto con la Marvel. E tanti miei colleghi fanno lo stesso. Quindi un futuro ci sarà.

Hai mai pensato di uscire dal tuo lavoro individuale collaborando con qualche sceneggiatore, ad esempio?
Uhm… no. Nel corso degli anni ho scritto almeno altre dodici storie che non sono ancora riuscito a disegnare e che ho nel cassetto. Vorrei realizzare quelle prima di cercare collaborazioni.

Hai lavorato per tanti progetti comici e anche per molte produzioni più “serie”…
Ralizzare storie umoristiche davvero divertenti è molto difficile. Però una volta che diventi padrone della tecnica, il lavoro si semplifica. Io poi per carattere preferisco, e mi viene più naturale, lavorare sulla commedia che non sul drammatico.

Parliamo del tuo lavoro sui super-eroi. Se tu potessi lavorare su una delle nuove generazioni di super-eroi – da Spider Gwen alla nuova Miss Marvel alle nuove Lanterne Verdi – quale preferiresti?
Vi sembrerà assurdo, ma davvero… non ho più tempo di leggere fumetti! Però devo dire che questi personaggi non mi interessano. Per me i super-eroi devono essere super-eroi, non ragazzini piagnucolosi, e devono combattere i super-cattivi, non pestarsi tra di loro. Quale sceglierei? Boh, al limite la più carina!

sbam-frank-cho-luccaIn quest’epoca di cinecomics e di serie tv, come vedi il futuro del rapporto tra video e fumetto e quale dei tuoi personaggi vorresti vedere in un film?
Tempo fa Sony aveva opzionato Liberty Meadows per una serie di cartoni animati, ma il progetto non è andato avanti, anche perché nel mezzo del lavoro erano cambiati i responsabili aziendali. Ma in generale, io penso che stiamo vivendo un periodo d’oro: se anche a un certo tipo di pubblico questi film non piacciono, stiamo assistendo comunque ad una naturale evoluzione che porterà beneficio a tutto il settore. Se l’acqua diventa alta fa galleggiare tutte le barche.

A proposito di nuovi super-eroi: come è stato lavorare su Amadeus Cho, il nuovo Hulk, che è un diciannovenne (guarda caso) coreano-statunitense?
Quando Marvel mi parlò del personaggio avevo perplessità: non apprezzavo Hulk, un personaggio molto limitato. Quando poi mi spiegarono che si trattava invece di un personaggio del tutto nuovo, ne parlai meglio con lo sceneggiatore, Greg Pak, per vedere come sviluppare il progetto, come creare una situazione più leggera e divertente, meno drammatica di quella di Bruce Banner. Così accettai: potevo lavorare a un personaggio nuovo e… concludere il mio contratto con la Marvel!

Cosa puoi dirci di Skybourne, il nuovo progetto che hai annunciato?
È una trama che ho scritto dieci anni fa, ma rimasta ferma fino ad ora. È la storia di Thomas Skybourne, un immortale, uno dei tre figli di Lazzaro, nato dopo la resurrezione del padre. Vive varie avventure durante le quali vuole difendere i dogmi cattolici e salvare il mondo, finché comincia a soffrire questa sua eternità… Ma attenzione, non vuole essere un lavoro di analisi o di denuncia sulla religione cattolica, che rimane solo sullo sfondo: parliamo di qualcosa di pura azione e divertimento.
Skybourne sarà una miniserie di cinque numeri lanciata da Boom! Studios, e al momento sto lavorando al terzo numero. Vorrebbe però essere un progetto a lungo termine, con nuove miniserie in uscita in futuro, penso una ogni due anni.

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Torneremo a parlare di Frank Cho approfondendo il suo lavoro sul prossimo numero di Sbam! Comics, in uscita nei prossimi giorni. Non vi resta che tenere d’occhio la nostra pagina dei download in attesa di vedervi comparire il nr. 30 della nostra rivista digitale gratuita. Dovete pazientare ancora solo un po’…

(Antonio Marangi)

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