Non è certo un sito come il nostro la sede giusta per parlare della sua attività come scrittore, critico, semiologo o intellettuale: ma di certo, il mondo delle Nuvole Parlanti deve molto ad Umberto Eco, scomparso il 19 febbraio all’età di 84 anni. Fu infatti tra i primi in Italia a sdoganare il Fumetto, elevandolo al rango di letteratura disegnata.

L'Enciclopediadel Fumetto 1, pubblicata da Milano Libri nel 1969,comprendeva unaselezione degli articoli di critica fumettistica giù usciti su "linus": molti rano di Umberto Eco

La “Enciclopedia del Fumetto 1”, pubblicata da Milano Libri nel 1969, era una selezione degli articoli di critica fumettistica già usciti su “linus”: c’erano anche quelli di Umberto Eco

Ed è in questa veste che la Sbam-redazione vuole ricordarlo, citando il suo Apocalittici e integrati, il saggio del 1964 sulla cultura e i mezzi di comunicazione di massa tra cui inseriva a pieno titolo la Nona Arte, e soprattutto la sua partecipazione alla nascita di linus, che nel primo numero riportava una sua lunga intervista (proprio nell’incontro organizzato in occasione del cinquantenario della rivista all’Università Statale di Milano lo scorso anno, avevamo avuto l’occasione di incontrare di persona lo scrittore: nella foto in alto, lo vediamo in un momento della manifestazione, accanto a Bruno Cavallone).

Ecco il ricordo di Umberto Eco scritto dal direttore di Wow Spazio Fumetto e presidente della Fondazione Franco Fossati, Luigi F. Bona, che lo conosceva molto bene.

«Il Fumetto piange Umberto Eco. Oggi viene a mancare un faro importante al quale eravamo abituati e la cui esistenza ci rassicurava.
È vero che la sua opera rimane tutta e indelebile nelle biblioteche pubbliche e private di tutto il mondo. È vero che quanto ha detto e scritto dai primi anni Sessanta ha contribuito sostanzialmente a modificare il panorama della “comunicazione di massa”, accompagnandoci fino ai “social network” di oggi. Ma è vero anche che ci mancheranno le sue Bustine di Minerva, le sue intuizioni folgoranti, il suo umorismo nello scrivere come nel parlare. Chi scrive conserva caro il ricordo antico di un Umberto Eco conosciuto in Bompiani, nella sua poltrona, con l’immancabile pipa, in una stanza che sapeva di libri e di fumo.
Come tutti i grandi, Eco è stato un formidabile catalizzatore di idee, progetti e iniziative, che a loro volta ne hanno generate infinite altre. In tante occasioni il suo pensiero si è intrecciato con le strade del museo
(Wow, Ndr). Come nella mostra dedicata alla rivista linus, dove Eco era presente sia per la famosa intervista a Elio Vittorini e Oreste Del Buono pubblicata sul n. 1 della rivista, sia per il suo Apocalittici e integrati e per la collaborazione con Romano Calisi, Luigi Volpicelli, Claudio Bertieri, Rinaldo Traini, che portò al Salone internazionale dei Comics e del Cinema d’animazione di Lucca.
Eco ha tracciato sentieri inediti che ancora oggi seguiamo. Anche quando diventano autostrade molto frequentate, è sempre bello e utile ritornare sulle vecchie mappe da lui disegnate per capirne la genesi, e trarne ispirazione e forza per continuare il percorso
».