sbam-mister-no-1“…oh when the saints, go marching in / oh when the saints go marching in…”

Potremmo iniziare così, mettendo questo disco, a parlare di uno dei personaggi che ha fatto la storia del fumetto nostrano, con le sue mille peripezie a cavallo tra il Sudamerica e l’Africa, passando per i sobborghi della Grande Mela e la nostra costiera amalfitana: i più “vintage” di voi avranno già capito di chi si tratta dai versi della canzone sopra citata (che il personaggio fischiettava/canticchiava nei momenti di relax o alla fine delle sue avventure): Jerome “Jerry” Drake, conosciuto nei peggiori bar di Manaus come Mister No.
Un personaggio innovativo, creato dalla fervida immaginazione di Sergio Bonelli (che all’epoca si firmava con lo pseudonimo di Guido Nolitta) e realizzato graficamente da Gallieno Ferri (che disegnò il primo episodio e le successive 114 copertine), che arrivò nelle edicole nel 1975.

Ma forse innovativo non è la definizione adatta: più corretto sarebbe chiamarlo rivoluzionario. Eh sì, perché all’epoca i lettori italiani conoscevano solo un tipo di eroe, quello senza macchia e senza (o quasi) paura. Tex, Zagor, il Comandante Mark rappresentavano il tipico personaggio che chiunque ambiva a diventare: forti, valorosi, sempre dalla parte della ragione, sempre vincenti ed acclamati dalle folle. Tutte caratteristiche che il nostro eroe non aveva (e si capisce fin da subito, visto che la prima immagine del protagonista è con un occhio tumefatto dopo aver subito un sonoro pestaggio fuori da un bar!). Un personaggio decisamente “fuori dagli schemi”, che Bonelli raccontò essergli stato ispirato da un uomo realmente esistito, tal Capitan Vega che l’autore incontrò in Messico, durante uno dei suoi innumerevoli viaggi: un pilota che portava provviste e bestiame (e talvolta turisti) su e giù per lo Yucatan, vestito con un giubbotto di pelle ed un cinturone attaccato al quale portava una pistola.

sbam-mister-no-2Mister No è un tipo qualsiasi, uno della strada. Ha combattuto durante la Seconda guerra mondiale prima in cielo, con le Tigri Volanti, e poi (a seguito di un’insubordinazione che gli costò la perdita dei gradi) a terra. Un uomo stanco di violenza e di morte, che nei primi anni ’50 decide di fuggire dalla “civiltà” per rifugiarsi a Manaus, città sonnolenta nella quale la vita scorre tranquilla e le noia la fa da padrona incontrastata. In questa cornice, Jerry conduce la sua vita, lavorando (quando capita e quando ne ha voglia) come pilota di uno scalcinato Piper, con il quale scarrozza i turisti qua e là per l’Amazzonia.
Pigro, schivo, ironico (ma quest’ironia cela, spesso, una profonda malinconia), sognatore, dedito all’alcool, perennemente squattrinato e dannatamente idealista: queste sono le caratteristiche di un uomo che ha fatto del “no” il suo marchio di fabbrica, tanto da guadagnarsi quel soprannome fin dall’epoca della guerra. “No” alla violenza, “no” ai soprusi, “no” ai soldi sporchi che spesso gli offrono, “no” all’opulenza, “no” allo sfruttamento indiscriminato di quell’ultimo paradiso verde che è l’Amazzonia e che tanto gli è caro…
Solo a una cosa non riesce a dire no: le donne. Proprio questa fu una delle grandi innovazioni che apportò Bonelli / Nolitta al mondo del fumetto italiano: finalmente un personaggio che non vedeva le donne come un “intralcio alle missioni” ma, anzi, come il primo obiettivo della giornata! E di donne, il buon Jerry, ne ha avute tantissime, tutte bellissime e tutte profondamente innamorate di lui, pur sapendo che la sua nomea di inguaribile donnaiolo era ampiamente meritata.

Mister No “visse” editorialmente per trentaquattro anni, quando, dopo la chiusura della serie (avvenuta nel 2006 con un’ultima, emozionante saga scritta da Bonelli in persona), venne pubblicato (nel 2009) anche l’ultimo speciale contenente avventure inedite.

sbam-mister-no-coverPer presentarvi il personaggio ho scelto una bellissima storia disegnata da Roberto Diso (suo secondo “padre” grafico, che ne ridefinì il look) pubblicata nel 1992 come settimo speciale estivo, ed intitolata Avventura a Manaus (testi, ma non poteva essere altrimenti, di Sergio Bonelli).
In questa storia, Jerry viene ingaggiato come guida da tal James Newman, personaggio eccentrico giunto in Amazzonia a caccia di avventure ed emozioni: il nuovo cliente di Mister No è nientemeno che un aspirante autore di fumetti, che cerca spunti avventurosi per un nuovo personaggio da proporre sul mercato. Il nostro eroe, riluttante come sempre ma convinto a suon di bigliettoni (di cui ha cronica necessità), decide di accettare l’incarico. Ma saranno tanti gli imprevisti che impediranno alla coppia di avventurarsi lungo il Rio Negro… come sempre accade quando c’è di mezzo Mister No, un tipo al quale i guai “cadono addosso” con una certa frequenza!

Ho scelto proprio – tra le tantissime – questa storia perché, a mio avviso, in queste 148 pagine è condensata l’ “essenza” del nostro eroe. Ci sono le due più grandi passioni di Jerry, le donne e l’alcool: grazie alla prima – l’ennesimo cuore infranto – Mister No conoscerà Newman (peraltro in mezzo ad una rissa, altro elemento che i lettori ben conoscono) e, grazie al secondo, consoliderà con lui il rapporto di lavoro.
C’è Manaus, città lenta, noiosa, con i ritmi moooolto meno frenetici rispetto a quelli della Grande Mela e ai quali il nostro aspirante fumettista si dovrà, volente o no, abituare. “Domani può voler dire dopodomani, oppure, perché no, tre o quattro giorni dopo, o anche peggio…”, recita una didascalia della storia.
C’è l’amico di sempre, Otto Kruger, meglio conosciuto come Esse-Esse, anch’egli reduce di guerra e compagno di sbronze e di avventure del nostro, che qui si limita a qualche comparsata.
C’è l’ironia, di tipico stampo nolittiano, quella che riesce a strapparti un sorriso anche nei momenti più drammatico, e che ha sempre fatto da sfondo alle avventure di Mister No.
E infine c’è lei, l’avventura, quella con la “A” maiuscola, che ha caratterizzato la vita di Nolitta/Bonelli e che delle sue produzioni è marchio di fabbrica e linfa vitale.
Mister No è stato tutto questo: e nelle edicole di oggi, affollate come non mai di proposte che vogliono essere “diverse” ma che tali non sono, ecco, di uno come Jerry ci sarebbe un gran bisogno. Anche solo per sentir fischiettare quella certa canzoncina…

“…Lord, how I want to be in that number
Oh when the saints go marching in.”

mister-no-avventura-magazineP.S. nota tecnica: le pubblicazioni di Mister No sono cessate nel dicembre 2006 con il numero 379 (intitolato Una nuova vita) e constano, oltre alla serie regolare, di 20 Speciali (l’ultimo, Jangadas!, datato giugno 2009), 6 Almanacchi dell’Avventura (5 di storie inedite a cui va aggiunto, nel 2012, quello dedicato a Sergio Bonelli e contenente la ristampa a colori de Il Re del Sertão, la storia del terzo Speciale), due Maxi e l’ultimo Avventura Magazine, pubblicato qualche mese fa. Forti segnali provenienti dalla Bonelli fanno presagire che il gringo possa tornare ben presto nelle edicole del Belpaese; nel frattempo possiamo comunque consolarci con la collana delle Edizioni IF (giunta al 104mo numero), che ristampa l’intera saga al ritmo di due episodi al mese.

(Roberto Orzetti)