Da quasi un ventennio, con la band dei Raggi Fotonici, è autore delle sigle di alcuni dei cartoon televisivi più amati dai piccoli spettatori. Ma, oltre che musicista, Mirko Fabbreschi è anche un grande appassionato di fumetti. È quindi stato logico, per lui, approfondire il rapporto, a prima vista problematico ma in realtà assai fecondo, tra il mondo delle Sette Note e la Nona Arte.
Abbiamo fatto con lui una lunga chiacchierata sulle commistioni tra Fumetto e Musica (che risalgono nientemeno che a… Yellow Kid!): potete leggerla – insieme a molte altre notizie sull’argomento – sul nr. 19 di Sbam! Comics, scaricabile liberamente da QUI.
Di seguito, un estratto dell’intervista, quello in cui Mirko ci ha raccontato della sua iniziativa multimediale Carta Canta (Edizioni Laviero, € 14,90): un cd che è anche un libro, che è anche un fumetto, che è anche uno spettacolo live e molto altro…
Come è nato il progetto Carta Canta? Perché hai sentito il bisogno di raccontare il rapporto tra fumetto e musica?
Carta Canta, quando i fumetti diventano canzoni è stato per anni (quasi dieci!) uno di quei progetti che rimangono nel cassetto in attesa di vedere la luce. Ognuno di noi ne ha. Quindi potete immaginare con quanto entusiasmo mi ci sono approcciato. Il mio libro precedente, Cartoon Heroes, gli artisti di 30 anni di sigle tv, edito da Kappa Edizioni, è stato un buon esperimento editoriale che univa un disco a un saggio e che sta avendo ancora, a distanza di tre anni, un discreto riscontro di vendite. Credo che anche questo abbia rincuorato gli amici delle edizioni Lavieri (per la parte del libro) e quelli dell’etichetta discografica Millesuoni (per la produzione del cd) nell’affrontare la realizzazione di Carta Canta. Sono però certo che anche i miei editori attuali non siano stati mossi solo da motivazioni commerciali. Sono convintissimo anzi di essere riuscito a trasmettere anche a loro il mio entusiasmo rispetto alla storia di un amore apparentemente impossibile: quello tra musica e fumetto. Come forse tutti i vostri lettori (non!) sanno, nella vita mi occupo di scrittura televisiva. Sia come autore di format che come musicista, realizzando da quasi vent’anni con la mia band, i Raggi Fotonici, sigle e colonne sonore di cartoni animati per le reti Rai e i canali di Sky. Ma mentre la tv e l’animazione sono il mio mestiere, il fumetto è la mia passione, il mio imprinting culturale, la beatitudine di me bambino e di me adulto. In quanto musicista, ho spesso intuito il legame tra musica e fumetto. E ho subìto la fascinazione di quello che ho sempre avvertito come un matrimonio improbabile eppure prolifico. Il fumetto è una forma espressiva muta, fissa e prettamente visiva. La musica è eterea e immateriale, uno dei fenomeni acustici per eccellenza. Eppure da tempo immemore, alla pari di Romeo e Giulietta e forse molto più che Lupo Alberto e la gallina Marta, queste due modalità espressive si cercano, si corteggiano, si bramano e, più spesso di quanto si pensi, si incontrano! Fumettisti che prestano la loro arte per illustrare biografie di mitici musicisti o che ne illustrano le copertine, fumetti contenuti nei dischi, fumettisti che suonano, suonatori che fumettano… e poi c’è il suono dei fumetti, quello delle onomatopee per esempio (come il vostro Sbam!), ma anche la musica rappresentata tra le vignette, dalle partiture di Beethoven suonate dal piano giocattolo di Schroeder, nei Peanuts, alle canzoni messicane di Cico, l’inseparabile compagno di Zagor. Ed è quindi da queste constatazioni che sono nati, nell’ordine: un cd che contiene le rivisitazioni musicali di alcuni pezzi di grandi cantautori italiani dedicati proprio agli eroi di carta, uno show che celebra il rapporto tra musica e fumetto e, infine, un libro che racconta questa lunghissima storia d’amore.
Oltre a te e ai Raggi Fotonici, chi altro ha partecipato alla genesi del progetto?
Oltre già citati editori Lavieri e Millesuoni, ai musicisti aggiunti (praticamente dei Raggi Fotonici di fatto…) Laura Piccinetti, Alessandro Accardi, Sonia Scialanca e Bernardo Nardini, al progetto hanno aderito alcuni tra i più significativi fumettisti italiani. Ho infatti chiesto a dodici maestri della matita di illustrare uno dei brani contenuti nel cd.
Come si svolge il live show? Le prossime tappe?
Lo spettacolo live vede in scena i Raggi Fotonici in formazione completa, attori come Fabrizio Mazzotta, Stefano Onofri e Cristina Poccardi e un manipolo di eroici fumettisti. Oltre a quelli coinvolti nell’operazione editoriale e appena ricordati, hanno partecipato allo show anche Marco Bianchini, Stefano Babini, Raffaella Massacesi, Tauro, Vincenzo Cucca e altri si uniranno a noi nei prossimi mesi. Lo show è una suggestiva commistione tra narrazione teatrale, musica e disegno live. A fare da filo conduttore l’attore/doppiatore/fumettista Fabrizio Mazzotta, che interpreta un uomo che da tempo ha abbandonato la lettura dei fumetti. Non la ritiene più consona al suo essere adulto. Legge più volentieri i quotidiani, le rubriche di economia, di politica, di cronaca. Ed è proprio qui che incapperà nella notizia della morte dell’Uomo Ragno. L’idolo della sua infanzia. Colui che credeva esistesse solo nei suoi sogni di bambino. La notizia lo farà cadere in una crisi, grazie alla quale si riapproprierà dei suoi fumetti ma, soprattutto, ammetterà a se stesso che ciò che è oggi, la sua morale, i suoi valori, sono il frutto anche degli insegnamenti dei fumetti. La Pimpa, Topolino, Asterix, Diabolik, Tex, Dylan Dog, Lucky Luke, Zagor, Corto Maltese, Braccio di Ferro, Mafalda, Snoopy, Superman, Hulk, Spiderman, i Fantastici 4, Batman, gli X-Men e ogni altro eroe letto da bambino hanno lasciato una traccia indelebile che lo ha reso l’uomo che è adesso. Ogni snodo narrativo è sottolineato da una canzone. Durante l’esecuzione live del brano, noi musicisti duettiamo con un fumettista che sale sul palco e disegna in tempo reale, su grandi fogli di carta, quello che la musica racconta. Alla fine dello show, sul palco, tutti i fogli di carta bianchi saranno stati illustrati dai fumettisti grazie alle loro performance estemporanee. E durante l’esecuzione dell’ultimo brano sarà possibile dare un senso al racconto, alla musica suonata e ai disegni prodotti, perché “leggendo il palco” da sinistra a destra si potrà ammirare il fumetto nato durante lo show.
Inutile dire che ci terrei molto a vedere i lettori di Sbam! in una delle prossime date dello spettacolo. Ne segnalo alcune. Saremo a Roma sabato 21 marzo, nella prestigiosa cornice dell’Auditorium Parco della Musica. La settimana successiva saremo al Kalta Comics di Caltagirone, in provincia di Catania, per una presentazione-spettacolo. Da non mancare, poi, sabato 30 maggio al Teatro Comunale di Narni, in Umbria, nel contesto dell’immancabile evento Nera d’Inchiostro. Per tutte le altre date, vi rimando al sito www.cartacantashow.it.
(Marco De Rosa)