Aa. Vv., Dirty Stars, Savelli 1978
Un fenomeno di cui si parla raramente ma che è decisamente un precursore del fumetto erotico (e porno) dei decenni successivi: quello degli albetti di 8 pagine, disegnati (male) in fretta e furia, stampati (peggio) in tipografie clandestine e diffusi di nascosto in fabbriche e scuole. Erano i dirty comics, nati nel pieno della Grande Depressione alla fine degli anni Venti e diffusi per circa trent’anni negli States, come piccolo mezzo di evasione dalla triste realtà a bassissimo prezzo. Infatti, curiosamente, la loro diffusione aumentava o diminuiva in base alla condizione economica generale. Nulla si sa degli autori: trattandosi di pubblicazioni clandestine, nessuno di loro aveva il minimo interesse a farsi pubblicità.
Si trattava comunque di fumetti senza nessuna pretesa qualitativa, con sequenze decisamente pornografiche che nulla nascondevano, ma che anzi si divertivano a spiare nell’intimo tutte le star – vere e di carta – dell’epoca. Ecco dunque il mite Arcibaldo alle prese con la sua Petronilla (ma non solo) in un modo che mai il grande McManus si sarebbe sognato di presentare, così come mai Gould avrebbe mostrato Dick Tracy impegnato in un audace rapporto a tre. Intanto Bibì e Bibò scoprono il Capitano con una procace fanciulla, per cui corrono a fare la spia alla Tordella. Invece Batman e Robin – ahiloro – devono arraggiarsi tra loro lamentandosi dell’assenza di una Batgirl, mentre Capitan America, agguantata una pericolosa criminale, le dedica attenzioni particolari, spiato da… Little Orphan Annie! Non solo eroi dei fumetti: anche Stanlio e Ollio vivono grandi avventure erotiche, e così Mae Brest, Clark Gable, i fratelli Marx, Ginger Rogers e perfino… Stalin!
Con gli anni, i dirty comics, intesi come albetti clandestini, sono scomparsi, sostituiti dalle produzioni “ufficiali” e non più proibite dagli anni Sessanta in poi del fumetto underground ed erotico in generale. Nel 1978, Savelli dedicò al fenomeno dirty comics due antologie, tra cui questa Dirty Stars con una lunga e approfondita introduzione di Marco Giovannini a ripercorrerne nei dettagli la storia.
(22/05/2013)