Omond-Chivard, Toto l’ornitorinco e i predatori, BD, 2001.

Uno dei volumi che costituiscono una serie di cartonati molto eleganti, poche pagine a colori di grande formato, pubblicati da BD (Edizioni Bande Dessinée) tra il 2000 e il 2001. Questa è infatti la veste editoriale delle avventure di Toto l’ornitorinco, surreale personaggio dei francesi  Eric Omond (sceneggiatura) e Yoann Chivard (disegni). Storie per bambini, come si evince rapidamente, ma dalle diverse chiavi di lettura e – soprattutto – dalle tavole spettacolari, per qualità del disegno e ricchezza del colore.
I protagonisti sono animali australiani, amici tra di loro e alle prese con le difficoltà della vita: a cominciare dal protagonista Toto, un ornitorinco, quell’assurdo animale acquatico, mammifero ma non del tutto, che fa le uova ma allatta i cuccioli, con il becco e le zampe palmate. Un monotremo, come il suo migliore amico, Sciscì l’echidna, quella specie di riccio che pare un formichiere. Poi ci sono Wawa il koala, Riri il pipistrello e Fafa la scoiattolina volante, animali per fortuna (forse) più facili da “capire”.
In questo volume troviamo una splendida favola positiva in 30 tavole: Toto e Sciscì si trovano in grave pericolo, visto che finiscono nel bel mezzo del fiume, mentre due terribili predatori, un diavolo della Tasmania (quella bestiaccia famelica resa celebre dai Looney Tunes) e un lupo marsupiale li seguono dalla riva per poterseli pappare appena possibile. E se Toto è almeno a suo agio in acqua, il povero echidna non sa neppure nuotare. Nessuno degli altri abitanti del fiume è in grado di aiutarli, terrorizzati dai predatori stessi. Finché arriva misteriosamente il Grande Serpente Multicolore, creatore della vita in tutta l’Australia, a offrire una ermetica soluzione. E i due predatori finiranno per sbranarsi tra loro.
Grande successo in Francia, Toto l’onritorinco ha avuto anche in Italia una buona diffusione nei settori per libri per ragazzi delle librerie più fornite.

(03/02/2013)