Maurice Horn – Luciano Secchi, Enciclopedia Mondiale del Fumetto, Editoriale Corno 1978.

Signore e signori, mano sul cuore: siamo di fronte a un caposaldo della storia e della storiografia del fumetto. Un’opera monumentale che l’Editoriale Corno (mitica anche lei, quanto il volume!) tradusse e adattò per il mercato italiano nel lontano 1978. Un volume che la Sbam-redazione tiene sotto teca in un – ormai rarissimo – esemplare nella sua biblioteca, e che consulta spesso ancora oggi per ricercare notizie su autori e personaggi di tutte le epoche (ovviamente fino al 1978). In oltre 860 pagine, il volumone cartonato (venduto in elegante cofanetto, noblesse oblige) copre buona parte dello scibile fumettistico (tutto lo scibile fumettistico pensiamo fosse francamente impossibile).
Il lbro comincia con una panoramica sulla storia del fumetto mondiale, comprensiva di una cronologia “essenziale”: dal 1734 (quando le tavole di William Hogarth unirono per la prima volta in un unicum l’immagine e il testo), alle vignette patriottiche dell’inglese James Gillray per la vittoria su Napoleone (!), al 1865 di Max und Moritz di Wilhelm Busch a – ovviamente – Yellow Kid, lanciato nel 1895 da Richard Outcault, segnando la nascita “ufficiale” del fumetto.
Si conclude con il 1977, di cui ricorda le prime strisce quotidiane di Spider-Man e, in Italia, la seconda edizione di Super-Gulp! Segue il Profilo storico-critico del fumetto in Italia, che concentra l’analisi storica sul Belpaese: dai giornalini per bambini di fine Ottocento fino al fumetto nero degli anni Sessanta, al boom Marvel-Corno, ad Eureka, a Il Mago a Lanciostory
Il corpo centrale del volume è la parte puramente enciclopedica, che riporta in ordine alfabetico personaggi, autori ed editori di tutte le epoche: da Hakon Aasnes (disegnatore norvegese) a Zozo, personaggio umoristico belga degli anni Trenta. Completano il tutto le appendici (Le origini del Syndication, il Glossario e le note sui collaboratori) e un inserto su carta patinata a colori che tratta – appunto – la storia del colore nel fumetto, dalle tavole domenicali dei quotidiani di inizio Novecento alle tecniche di colorazioni moderne (per l’epoca, ovviamente).

In originale, il volume era stato pubblicato nel 1976 da Chelsea House Publisher a Philadelphia, curato dal franco-americano Maurice Horn. La Corno la tradusse e adattò all’Italia, aggiungendo voci e analisi storiche sui personaggi e autori nostrani, sotto la direzione di Luciano Secchi, con la grafica di Thea Valenti e la copertina di Ferruccio Alessandri. Lo staff dei compilatori comprendeva – oltre a Horn e Secchi – gli americani Bill Blackbeard, Joe Brancatelli, Mark Evanier e Richard Marschall, i filippini Manuel Auad e Orvy Jundis, il tedesco Wolfgang Fuchs, lo spagnolo Luis Gasca, il britannico Denis Gifford, il canadese Peter Harris, il giapponese Hisao Kato, lo jugoslavo Ervin Rustemagic, l’australiano John Ryan e gli italiani Gianni Bono, Gianni Brunoro, Giulio Cesare Cuccolini, Barbara Perini e Maria Grazia Perini. Per l’edizione italiana citiamo anche i traduttori Stefano Benvenuti e Gabriella Forni.
L’Enciclopedia Mondiale del Fumetto” scriveva Maurice Horn nella sua prefazione, “è la prima opera che abbraccia in una visione d’insieme l’intero campo del fumetto sotto tutti gli aspetti: artistico, culturale, sociologico e commerciale. A questo scopo, abbiamo riunito una èquipe internazionale di 15 collaboratori provenienti da 11 diversi Paesi, e ognuno di loro è un’autorità riconosciuta nel proprio campo. (…) I dati esaurienti contenuti in quest’opera sono stati raccolti, per la massima parte, con un esame diretto delle fonti, attraverso interviste ad artisti, autori, direttori di periodici ed editori che lavorano nel campo del fumetto. L’opera, oltre ad avere un grande valore come testo di consultazione, è scritta in modo tale da risultare animata e piacevolissima alla lettura (Nota di Sbam: vero! Il volume si legge facilmente, anche se ovviamente non tutte le voci risultano ugualmente accattivanti, secondo epoche e gusti personali). Oltre 1.200 voci di riferimento costituiscono il corpo principale di questa enciclopedia. (…). Quest’opera non costituisce solo uno studio definitivo di una forma artistica importantissima e autorevole, ma getta inoltre luce su diversi aspetti e prerogative della cultura del XX secolo, e della civiltà occidentale nel suo insieme. Essa rappresenta uno strumento di valore inestimabile per gli storici, i sociologi, gli insegnanti di arte, gli studiosi del folclore e i critici”.
L’editore Corno aggiungeva nella prefazione alla sua edizione, parlando dello staff italiano: “(…) è doveroso sottolineare la fatica compiuta nell’ampliare l’opera originale di ben 350 voci riguardanti non solo autori e personaggi italiani, ma anche stranieri, che nella loro patria d’origine non hanno incontrato la diffusione e il successo con i quali invece sono stati accolti da noi. I dati che riguardano soprattutto quest’ultimi, come è facile immaginare, hanno implicato ricerche lunghe e difficoltose. Mentre per gli italiani, oltre alle nuove voci aggiunte, tutti i riferimenti sono stati ampliati e aggiornati. (…) L’aggiornamento è stato continuo, anche durante le fasi di composizione e di correzione, con le difficoltà che è facile immaginare. Aggiornamento che si è femato solo al momento di andare in stampa, ma non concluso, perché in eventuali ristampe esso proseguirà. Se qualche errore è stato commesso, se qualche copyright è stato citato impropriamente, ovvieremo di certo in futuro. D’altronde, «Dio mi guardi dalla perfezione» ha scritto qualcuno, «il peggior genere letterario che esista». E noi non vogliamo essere né il miglior genere letterario, né il peggiore, ma solo il più divertente”.

(04/07/2012)