Brant Parker e Johnny Hart, Il pazzesco Mago Wiz, Oscar Mondadori, 1974

Il popolo starà buono per un po'”.
“Sì, almeno fino al 1789
“.
Il luogo è il misterioso reame di Id, il tempo è il pieno del Medioevo. Attorno al castello del Re, piccolo, dispotico e cattivo, ruota tutta una corte dei miracoli: a cominciare dal mago Wiz, titolare della striscia, con i suoi poteri magici (?) e con i suoi filtri dalla resa altalenante. Vive nello stesso castello, in compagnia di una sorta di Spettro saggio che, alla bisogna, spunta dalla tinozza magica in cui il mago prepara le sue pozioni; Wiz ha anche una moglie, obesa e antipatica, che gli complica la vita e si atteggia a gran dama; poi ci sono il cavaliere della situazione, il pavido sir Brandolph, inseguito – con poca fortuna – dalla sua spasimante, lady Gwendolin; Bung, il buffone di corte perennemente ubriaco; e poi Vixen, la strega, il Duca gran Ciambellano, l’Indovina con la sua sfera magica, il Medico di corte che finisce ai ferri ogni volta (spesso) che sbaglia diagnosi, l’elegante Menestrello, i Monaci nel loro convento, la Vedetta sugli spalti,  gli Unni che di tanto in tanto pensano di attaccare il Regno, l’Avvocato con tanto di lungo cilindro, e perfino Robin Hood fa qualche incursione nelle vignette. Ultimi, i personaggi forse più azzeccati della striscia: il Prigioniero della Torre, un poveraccio stracciato e dalla lunghissima barba, perennemente – chissà perché – imprigionato, affidato alla custodia di un unico Guardiano, non meno scalcinato e prigioniero di lui, costretto com’è a vivere appena fuori dalla porta della cella. Nel resto del Regno, nei loro miserabili tuguri, tirano a campare le masse del popolo, straccione e affamato, che ogni tanto abbozzano una protesta sotto le finestre del Re ma con ben scarsi risultati.
Tutto questo e molto altro è Wizard of Id, una delle due celeberrime strisce di Johnny Hart (insieme a quella dell’omino preistorico B.C.), in questo caso coadiuvato dall’amico Brant Parker, pare per desiderio dello stesso Hart di differenziare il più possibile le due strisce. Parker è stato il disegnatore della serie, dal 1964, prima pubblicazione, al 1997, quando è stato sostituito dal figlio Jeff. Suo il merito di adattarsi allo stile di disegno che Hart usava per B.C., riuscendo nel contempo a personalizzarlo.
Il successo della striscia fu immediato, in America come in Italia, dove Wiz giunse già nel 1965 sulle pagine di Urania e – in seguito – di Linus, de Il Mago, su Il Giorno e in molte raccolte, come quella della nostra biblioteca. È stata tradotta e pubblicata su centinaia di quotidiani e riviste in tutto il mondo, con un umorismo e una satira quanto mai attuali, per quanto ambientate nel Medioevo.

(07/02/2012)