Magnus, “I Briganti: Ombre del palazzo”, L’Isola Trovata, serie “Gli albi di Orient Express”, aprile 1987

Una delle opere (forse) meno famose del compianto Magnus: “I Briganti” è tratto dal romanzo cinese Shui Hu Ch’uan (Storia in riva all’acqua), opera dall’autore incerto. Narra le vicende di briganti del XII secolo nella regione cinese dello Shantung, divenuti famosi per aver tenuto in scacco per anni le guardie imperiali, senza mai venir davvero sconfitte. Le loro storie, tramandate e romanzate per secoli, divennero una vera e propria leggenda, finché – in epoca Ming (il nostro Cinquecento circa) – vennero raccolte nel romanzo.

Magnus, vero appassionato di prodotti della cultura cinese (ricordiamo anche la sua versione di “Le 110 pillole”), cominciò a trasporre a fumetti questa vicenda già dai primi anni Settanta, per pubblicarla dapprima a puntate sul mensile Fan, poi in volume nel 1979. L’Isola Trovata la ristampò in questa edizione alcuni anni dopo.

Magnus parte dal romanzo per darne una versione molto personalizzata. Così scrive Giulio C. Cuccolini nella prefazione al volume: “Del tutto originali sono (…) la collocazione temporale, l’ambientazione, la scenografia, i costumi e la fisionomia dei personaggi, totalmente inventati dalla fervida fantasia di Magnus che si è divertito a mescolare elementi disparati tratti dal gran serbatoio del suo immaginario e di quello collettivo. Ne emerge un gioco di contaminazioni che ha addirittura qualcosa di pstmoderno e che permette al lettore volenteroso di andare oltre il piacere del testo per cimentarsi in una specie di caccia alla citazione“.